Il primo dopoguerra è duro e difficile anche per il mondo rurale, che si trova a dover affrontare le prime sfide della meccanizzazione agricola. La famiglia Merigo intraprende anche la coltivazione del riso per alcuni anni per passare in seguito alla coltivazione di cereali.
Questo piccolo pezzetto di mondo dato dalla convivenza di tante famiglie numerose, come si usava allora, vive tutte le mutazioni dei successivi anni 50 e 60. Era duro il lavoro manuale delle persone impegnate nelle diverse attività che vedevano la cascina al centro di un complesso e ben organizzato sistema operativo. Queste condizioni, sebbene difficili, non hanno mai sminuito lo spirito d’impegno e di legame profondo con il territorio.
Gli ultimi decenni hanno visto continue e profonde mutazioni, migliorie tecnologiche che hanno contribuito notevolmente allo sviluppo qualitativo, ma nella famiglia Merigo non cambia l’impegno a ben operare, rispettando e valorizzando ciò che era sempre importante, la campagna dove coltivare e raccogliere i frutti, i suini per produrre sempre qualità e genuinità.
Siamo ben consapevoli che oggi ci sono delle scelte più facili e che possono rispondere al meglio alle esigenze di mercato, ma noi abbiamo scelta la strada più difficile ed impegnativa, quella della tradizione di famiglia che continua, si arricchisce delle nuove tecnologie, ma rispetta sempre la nostra terra e i nostri animali. La tradizione per noi è genuinità e qualità, un impegno costante di ogni giorno.
Oggi i prodotti artigianali del Montizzolo sono diversi, presentati in nuovi spazi e contesti, ma sempre fatti come una volta, rispettando le indicazioni e i “consigli” dei nostri vecchi. Così abbiamo cercato di interpretare la miglior sintesi tra tradizione e sviluppo tecnologico-ambientale.